mercoledì 11 maggio 2016

PARLIAMO DI BIODISTRETTO

LA SALUTE CERCA BIO




Un Bio-distretto è un’agglomerazione di: agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni le quali stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio). Nel Bio-distretto, la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali.
In Toscana abbiamo avuto un esempio Biodistretto Greve in Chianti, del Chianti storico e di San Gimignano, ma ancora deve estendersi ad altre località simili, da ricordare in altra data avevo sottolineato l'esperienza del Mercatale di Montevarchi che ha le stesse caratteristiche , anche se sono sul nastro di partenza le province di Lucca e Pistoia, ormai i produttori sono consapevoli che i cittadini vogliono sulle loro tavole prodotti sani e di filiera corta, e con prodotti di stagionalità.
Ricordiamo che il primo Bio-distretto è stato attivato in Italia nel 2009 nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni (SA). Dopo poco più di 3 anni, il Biodistretto ha coinvolto 32 Comuni della zona, circa 400 aziende, 20 ristoranti e 10 stabilimenti turistici che utilizzano i prodotti biologici del territorio ed i numeri sono destinati ad aumentare con il trascorrere degli anni.
Con l'Associazione italiana per l'agricoltura biologica, che è stata la promotrice di questa pratica biologica su larga scala; si adopera su tutto il territorio nazionale, perchè la pratica di coltura sia estesa il più possibile.
Sono stati attivati diversi biodistretti in Italia ed altri sono in procinto di essere aggiunti.
I Biodistretti attivi sono pochi ma ormai presenti in tutta la penisola, quali:
Biodistretto Grecanico nella Regione Calabria, Biodistretto della via Amerina e delle Forre nella Regione Lazio, Biodistretto della Val di Gresta in Trentino Alto Adige, Biodistretto della Val di Vara in Liguria, Biodistretto della Val Valdesi in Piemonte, Biodistretto il Piceno nelle Marche, il Biodistretto della Valle Camonica in Lombardia.
Finirà l'egemonia delle grandi distribuzioni? Qualche supermercato ha già di fatto disposto un angolo ridotto, con prodotti bio. Certo i consumatori si fiderebbero di più se in una rivendita ci fossero solo prodotti biologici.
I consumi sono di fatto garantiti oltre che dai consumatori attenti e salutisti, da alberghi, ristoranti, alle mense scolastiche, alle mense pubbliche, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza per anziani. La bilancia dei pagamenti ne risentirebbe in positivo e le importazioni, avrebbero un crollo paradossale. L'impiego nell'agricoltura avrebbe un'impennata storica e..........vissero felici e contenti? Troppa faciloneria guasta il mercato. Avremo bisogno di controlli e controllori ineccepibili, di sanzioni esemplari, per il solo fatto che i consumatori di prodotti bio, vogliono e pretendono la sicurezza di avere in tavola solo prodotti sani.
 Bio sulle nostre tavole attenzione, solo su prodotti di stagione.

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