giovedì 25 aprile 2019

LA STORIA IL VERO 25 APRILE






LA MINACCIA DELL’EUROPA

PERCHÉ LE MAGGIORI CARICHE DELLO STATO SONO STATE E SONO FALSE.

IL 25 APRILE

SI RICORDA LA LIBERAZIONE, SOVRANITÀ POPOLARE E L’INDIPENDENZA DELL’ITALIA.


La storia ci racconta:

Il 25 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (Clnai), che coordinava i diversi gruppi della Resistenza nel Nord, deliberò infatti un ordine di insurrezione generale nei territori ancora schiacciati dall’occupazione. Gli occupanti avevano solo una scelta: “Arrendersi o perire”, come da proclama lanciato alla radio. Il piano coordinato dei partigiani portò alla liberazione dei due maggiori capoluoghi del Nord, Milano e Torino, e alla fuga di Benito Mussolini.

RIPASSARE LA STORIA È DOVERE, LA VERITÀ DI TUTTI


L’importanza della festa è stata sottolineata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso nel 2015 in occasione del 70esimo anniversario della ricorrenza e ribadito oggi 25Aprile 2019.


 “La Liberazione è un punto di connessione della storia del nostro popolo”, ha detto il capo di stato. “Pietà per i morti, rispetto dovuto a quanti hanno combattuto in coerenza con i propri convincimenti: sono sentimenti che, proprio perché nobili, non devono portare a confondere le cause, né a cristallizzare le divisioni di allora tra gli italiani”.
Ciò nonostante, negli ultimi anni non sono mancati tentativi di strumentalizzare la festa o di cancellarla. Nel 2011, per esempio, la vicepresidente dell’Emilia Romagna Simonetta Saliera venne accusata di aver approfittato dell’occasione per attaccare gli avversari politici. Nel 2014 la Brigata ebraica, che ebbe un ruolo fondamentale nella liberazione del paese, fu fischiata a Milano da alcuni ragazzi che esponevano bandiere palestinesi, e lo stesso è accaduto negli ultimi anni. Il 25 aprile 2019, purtroppo, non è un’eccezione: nei giorni scorsi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini che per l’occasione è andato a Corleone perché la vera liberazione è dalla mafia.

Tutti hanno stravolto la storia a favore di pochi partendo da alcuni decenni trascorsi. “Pietà per i morti. Vorrei chiedere ma la mie parole restano vane. Per rispetto dei morti non si svende la sovranità dell’Italia.
Certi signori come: Azeglio Ciampi, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Hanno progressivamente ceduto la sovranità dell’Italia e del popolo ad un’Europa inesistente dimenticando i nostri morti, i troppi morti che con la loro vita hanno contribuito a rendere l’Italia una nazione libera, democratica ed indipendente.
Sono da onorare i caduti per la liberazione del 22 aprile che credevano nella Patria ma, c’è un ma…Perché solo alcuni? E gli altri?

Pensiamo alla liberazione di Roma dagli stessi anglo-americani, accaduta due giorni prima del D-Day - il 4 giugno 1944 tutti dimentichi, per svariati motivi. In Italia si commemora la liberazione d'Italia ogni 25 aprile come se fosse un lavoro compiuto da partigiani e basta. E la storia l’hanno stravolta i politici di turno che con alterigia sfilano alle parate solo per fini politici, apparire senza essere. A Forlì, in Romagna la strada che porta ad uno dei due cimiteri degli alleati nella città si chiama Via dei Partigiani. Ed é un’offesa che quando si parla di alleati in discorsi o sui giornali, si fa riferimento solo agli «americani». In quei due cimiteri di Forlì 


giacciono i resti mortali di 1.234 soldati dell'Ottava Armata Britannica. Così tanti morti, solo a Forlì. Ma vi rendete conto? Non è ora , dopo 74 anni di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, dall'autunno del 1944 in poi che cosa di concreto ha portato questa Resistenza?
Secondo alcuni storici la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione sovietica, la dittatura e il comunismo. Ecco perché Churchill


voleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Al contrario Roosevelt no, e prevalse la decisione del Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l'Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all'aprile 1945. Si dice: solo grazie alla UE ci sono stati 74 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la UE e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia della pace in Europa.

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