LA MINACCIA DELL’EUROPA
PERCHÉ LE MAGGIORI
CARICHE DELLO STATO SONO STATE E SONO FALSE.
IL
25 APRILE
SI RICORDA LA LIBERAZIONE, SOVRANITÀ POPOLARE E L’INDIPENDENZA DELL’ITALIA.
La storia ci
racconta:
Il 25 aprile
1945 il Comitato di liberazione nazionale Alta
Italia (Clnai), che coordinava i diversi gruppi della
Resistenza nel Nord, deliberò infatti un ordine di insurrezione
generale nei territori ancora schiacciati dall’occupazione. Gli
occupanti avevano solo una scelta: “Arrendersi o perire”,
come da proclama lanciato alla radio. Il piano coordinato dei
partigiani portò alla liberazione dei due maggiori capoluoghi del
Nord, Milano e Torino, e alla fuga di Benito Mussolini.
RIPASSARE
LA STORIA È DOVERE, LA VERITÀ DI TUTTI
L’importanza
della festa è stata sottolineata anche dal presidente della
Repubblica Sergio Mattarella in un discorso nel 2015 in occasione
del 70esimo anniversario della ricorrenza e ribadito oggi 25Aprile 2019.
“La
Liberazione è un punto di connessione della storia del nostro
popolo”, ha detto il capo di stato.
“Pietà
per i morti, rispetto dovuto a quanti
hanno combattuto in coerenza con i propri convincimenti: sono
sentimenti che, proprio perché nobili, non devono portare a
confondere le cause, né a cristallizzare le divisioni di allora tra
gli italiani”.
Ciò nonostante,
negli ultimi anni non sono mancati tentativi di strumentalizzare la
festa o di cancellarla. Nel 2011, per esempio, la vicepresidente
dell’Emilia Romagna Simonetta Saliera venne accusata di aver
approfittato dell’occasione per attaccare gli avversari politici.
Nel 2014 la Brigata ebraica, che ebbe un ruolo fondamentale nella
liberazione del paese, fu fischiata a Milano da alcuni ragazzi che
esponevano bandiere palestinesi, e lo stesso è accaduto negli ultimi
anni. Il 25 aprile 2019, purtroppo, non è un’eccezione: nei giorni
scorsi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini che per
l’occasione è andato a Corleone “perché
la vera liberazione è dalla mafia”.
Tutti hanno
stravolto la storia a favore di pochi partendo da alcuni decenni
trascorsi. “Pietà
per i morti. Vorrei
chiedere ma la mie parole restano vane. Per
rispetto dei morti non si svende la sovranità dell’Italia.
Certi
signori come: Azeglio Ciampi, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario
Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Hanno
progressivamente ceduto la sovranità dell’Italia e del popolo ad
un’Europa inesistente dimenticando i nostri morti, i troppi morti
che con la loro vita hanno contribuito a rendere l’Italia una
nazione libera, democratica ed indipendente.
Sono da
onorare i caduti per la liberazione del 22 aprile che
credevano nella Patria ma, c’è un ma…Perché solo alcuni? E gli
altri?
Pensiamo alla liberazione di Roma dagli stessi
anglo-americani, accaduta due giorni prima del D-Day - il 4 giugno
1944 tutti dimentichi, per svariati motivi. In Italia si commemora la
liberazione d'Italia ogni 25 aprile come se fosse un lavoro compiuto
da partigiani e basta. E la storia l’hanno stravolta i politici di
turno che con alterigia sfilano alle parate solo per fini politici,
apparire senza essere. A Forlì, in Romagna la strada che porta ad
uno dei due cimiteri degli alleati nella città si chiama Via dei
Partigiani. Ed é un’offesa che quando si parla di
alleati in discorsi o sui giornali, si fa riferimento solo agli
«americani». In quei due cimiteri di Forlì
giacciono i resti
mortali di 1.234 soldati dell'Ottava Armata Britannica. Così tanti
morti, solo a Forlì. Ma vi rendete conto? Non è ora , dopo 74 anni
di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia
era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni
caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia.
Dopo, dall'autunno del 1944 in poi che cosa di concreto ha portato
questa Resistenza?
Secondo alcuni storici la Resistenza lottava per la patria, la
libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti
(quelli dominanti) lottavano per l'Unione sovietica, la dittatura e
il comunismo. Ecco perché Churchillvoleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Al contrario Roosevelt no, e prevalse la decisione del Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l'Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all'aprile 1945. Si dice: solo grazie alla UE ci sono stati 74 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la UE e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia della pace in Europa.