ART. 38 DELLA COSTITUZIONE
Tutte
le istituzioni, compresi, il governo ed i segretari di partito (per i
mediasembra
che in Italia esista un solo segretario di partito), hanno perso di vista il valore degli articoli
della costituzione italiana. Si sono concentrati sullo SPRAR dimenticando
che siamo in Italia, sono stati delegati dal popolo italiano ad amministrare
il buon andamento della Nazione.Ormai all'ordine del giorno, l'abbandono degli anziani e dei bisognosi all'assistenza sanitaria, nell'indifferenza più totale. Ci resta solo far ricorso al tribunale europeo dei diritti dell'uomo.
Più della metà dei ricorsi pendenti alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo è contro quattro Stati: Russia, Turchia, Ucraina e Italia. Dal 1957 riconosciute 1687 violazioni in Italia.
ATTENZIONE:
vogliono stravolgere art. 38 della costituzione.
art. 38 Costituzione
Ogni cittadino
inabile
al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al
mantenimento
e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano
provveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in
caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione
involontaria.
Gli
inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento
professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono
organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza
privata è libera.
Dunque:
Lo
Stato dovrebbe
farsi
carico in prima persona dell'assistenza sociale, cioè di adottare
quelle misure che servono a garantire un adeguato tenore di vita
anche a chi è titolare di un reddito inferiore ad una certa soglia e
non può procurarsi altre entrate (ad esempio perché
invalido di guerra o inabile al lavoro per malattia).
Queste misure
si sostanziano, tra gli altri, in corresponsione di pensioni di
invalidità sul
lavoro
o in agevolazioni per la fruizione di servizi. Anche la Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione Europea si occupa di "sicurezza
sociale e assistenza sociale"
all'art. 34.
Il
secondo comma si occupa della previdenza sociale che, a differenza
dell'assistenza di cui al primo comma, concerne i soli lavoratori.
Essa
si sostanzia in prestazioni economiche e sanitarie per tutelare,
oltre che dai rischi lavorativi di infortuni, invalidità ecc.,
da
eventi naturali quali la vecchiaia, malattie
prolungate.
Si tratta di una previdenza sociale obbligatoria, che grava in parte
sullo Stato ed in parte sui datori di lavoro, salvo che i lavoratori
scelgano di integrare queste misure con forme private di tutela.Lo
scopo della previdenza sociale è quello di consentire al soggetto
una vita dignitosa. Nel tempo, peraltro, si sono susseguite numerose
disposizioni di legge volte a limitare o condizionare il diritto a
queste forme di tutela e tali interventi sono stati ritenuti
legittimi per la necessità di contemperare questo diritto con le
risorse finanziarie disponibili.
Le risorse se esistono per lo SPRAR esistono anche per i disagiati italiani e per i senza lavoro.
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