CHIAMALO SE VUOI DEGRADO
Chiamatelo come volete, degrado, abbandono,
menefreghismo. E’ ciò che succede in montagna e
nello specifico nella “VAL DI FORFORA” e non solo. Tutta la montagna pistoiese è nelle stesse condizioni. Attendere è dannoso.
Si sa alle località periferiche non ha portato bene la fusione dei due comuni ma, la popolazione era stata avvertita che gli interessi del PD erano altri e non il bene della montagna e dei suoi abitanti.
Il solo scopo del Comune di San Marcello Piteglio è di incrementare la popolazione con altri profughi, si parla nelle stanze segrete di almeno altri tremilacinquecento(3500). Guadagni assicurati. Terminata l’isola felice con apporto di degrado della montagna come nelle città, è di questi giorni i servizi mandati in onda da diverse realtà cittadine. Droga, corruzione e rapine.
Parliamo del parcheggio di Calamecca.
Si denotano subito le varie fratture del cordolo pensile dello stesso con strutture ferrose scoperte ed in alcuni punti già deteriorate.
Il ritardo di intervento potrebbe portare ad una spesa esponenziale. Questa l’importanza di un intervento urgente di manutenzione onde evitare qualsiasi forma di spreco di risorse pubbliche.
Il ritardo di manutenzione ha anche portato ad un avvallamento sul muro di retta che conduce alla piazza, con crepe e distacco di pietre del cordolo dello stesso con conseguenti infiltrazioni d’acqua,
con pericolo di crollo, è auspicabile un sollecito intervento.
La popolazione di anziani lamenta anche la posizione del cassonetto di rifiuti urbani indifferenziati, posto su un grotto di fronte alla cabina ENEL, che in caso di pioggia le persone anziane scivolano con pericolose cadute. Chiedono almeno di spianare e porlo al livello della carreggiata.
Transitando nella zona di Calamecca si notano immediatamente le pessime condizioni stradali, con la scusa della mancanza fondi le province scrollano le spalle.
Per la Provincia, i dipendenti provinciali lamentano la mancanza di stipendio per la mancanza fondi, colui o coloro che hanno voluto le province come serbatoio elettorale visto che sono stati nominati i dirigenti e non più votati dalla popolazione. Si auspica la chiusura definitiva delle province.
Gli operai potrebbero essere assunti dai comuni della provincia e la maggior parte dei servizi passati ad essi, Il restante potrebbe essere gestito direttamente dalla Regione.
Al giorno d'oggi le scelte andrebbero ponderate per il benessere comune.