LA SALUTE CERCA BIO
Un
Bio-distretto è un’agglomerazione di: agricoltori, cittadini,
operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni le
quali stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse
locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo
(filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio). Nel
Bio-distretto, la promozione dei prodotti biologici si coniuga
indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue
peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità
economiche, sociali e culturali.
In
Toscana abbiamo avuto un esempio Biodistretto
Greve in Chianti,
del
Chianti storico e
di San
Gimignano,
ma ancora deve estendersi ad altre località simili, da ricordare in
altra data avevo sottolineato l'esperienza del Mercatale di
Montevarchi che ha le stesse caratteristiche , anche se sono sul
nastro di partenza le province di Lucca e Pistoia, ormai i produttori
sono consapevoli che i cittadini vogliono sulle loro tavole prodotti
sani e di filiera corta, e con prodotti di stagionalità.
Ricordiamo
che il primo Bio-distretto è stato attivato in Italia nel 2009 nel
Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni (SA). Dopo
poco più di 3 anni, il
Biodistretto ha coinvolto 32 Comuni della zona, circa
400 aziende, 20 ristoranti e 10 stabilimenti turistici che utilizzano
i prodotti biologici del territorio ed i numeri sono destinati ad
aumentare con il trascorrere degli anni.
Con
l'Associazione italiana per l'agricoltura biologica, che è stata la
promotrice di questa pratica biologica su larga scala; si adopera su
tutto il territorio nazionale, perchè la pratica di coltura sia
estesa il più possibile.
Sono
stati attivati diversi biodistretti in Italia ed altri sono in
procinto di essere aggiunti.
I
Biodistretti attivi sono pochi ma ormai presenti in tutta la
penisola, quali:
Biodistretto
Grecanico nella Regione Calabria, Biodistretto della
via Amerina e delle Forre nella Regione Lazio, Biodistretto della Val
di Gresta in Trentino Alto Adige, Biodistretto
della Val di Vara in Liguria, Biodistretto della Val
Valdesi in Piemonte, Biodistretto il Piceno nelle Marche, il
Biodistretto della Valle Camonica in Lombardia.
Finirà
l'egemonia delle grandi distribuzioni? Qualche supermercato ha già
di fatto disposto un angolo ridotto, con prodotti bio. Certo i
consumatori si fiderebbero di più se in una rivendita ci fossero
solo prodotti biologici.
I
consumi sono di fatto garantiti oltre che dai consumatori attenti e
salutisti, da alberghi, ristoranti, alle mense scolastiche, alle
mense pubbliche, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza per
anziani. La bilancia dei pagamenti ne risentirebbe in positivo e le
importazioni, avrebbero un crollo paradossale. L'impiego
nell'agricoltura avrebbe un'impennata storica e..........vissero
felici e contenti? Troppa faciloneria guasta il mercato. Avremo
bisogno di controlli e controllori ineccepibili, di sanzioni
esemplari, per il solo fatto che i consumatori di prodotti bio, vogliono e pretendono la sicurezza di avere in tavola solo prodotti sani.
Bio sulle nostre tavole attenzione, solo su prodotti di stagione.
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